Scopri come il gioco simbolico possa diventare uno strumento efficace nel trattamento morfosintattico, favorendo l’apprendimento grammaticale attraverso attività ludiche e contesti significativi. Questo articolo approfondisce tecniche, esempi pratici e vantaggi per logopedisti e specialisti del neurosviluppo.
Una valutazione accurata è il primo passo per costruire un trattamento logopedico efficace. Quando si sospetta una difficoltà nella morfosintassi, è fondamentale utilizzare strumenti che permettano di cogliere la complessità del profilo linguistico del bambino.
Ma quali sono i test più utili? E come possiamo scegliere quelli più adatti al singolo caso?
La balbuzie non è un semplice effetto della timidezza: recenti ricerche mostrano che ha basi neurobiologiche legate ai circuiti cerebrali del linguaggio e alla regolazione della dopamina.
Questo articolo analizza i modelli diretti, naturali e ibridi nell’intervento logopedico, spiegando vantaggi, limiti e criteri per selezionare il tipo di approccio più efficace in base alle caratteristiche del bambino e agli obiettivi terapeutici. Vengono presentati esempi pratici e linee guida per personalizzare la terapia.
Tutti i bambini commettono errori grammaticali durante l’apprendimento del linguaggio. Fa parte dello sviluppo. Ma quando questi errori smettono di essere “normali” e diventano un segnale di difficoltà che richiede attenzione clinica?
Il Consenso CATALISE-2 internazionale, guidato da Dorothy Bishop, ridefinisce il Disturbo evolutivo del linguaggio (DLD) sostituendo i vecchi criteri SLI (Disturbo Specifico di Linguaggio). Fondato sul metodo Delphi, il documento promuove una diagnosi basata sull’impatto funzionale (scolastico, sociale) anziché su gap cognitivi, riconoscendo la coesistenza con ADHD o basso QI. Linee guida essenziali per logopedisti e neuropsicologi che cercano approcci evidence-based e personalizzati.