La disortografia è una delle manifestazioni più frequenti dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e può incidere profondamente sull’esperienza scolastica del bambino. Non si tratta solo di commettere errori ortografici, ma di difficoltà che coinvolgono processi cognitivi complessi, come la memoria fonologica, la segmentazione fonemica e la corretta rappresentazione ortografica delle parole.

Disortografia e potenziamento della scrittura: strategie pratiche per il trattamento

La disortografia è una delle manifestazioni più frequenti dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e può incidere profondamente sull’esperienza scolastica del bambino. Non si tratta solo di commettere errori ortografici, ma di difficoltà che coinvolgono processi cognitivi complessi, come la memoria fonologica, la segmentazione fonemica e la corretta rappresentazione ortografica delle parole.

Nel trattamento logopedico, il potenziamento della scrittura richiede un approccio sistematico, graduale e adattabile, che tenga conto delle caratteristiche individuali del bambino.

Oltre la correzione dell’errore: capire le cause

Correggere un errore ortografico è solo la superficie. Dietro una parola scritta male può esserci:

  • una difficoltà nella conversione fonema-grafema (es. viore al posto di fiore)

  • un’incertezza nell’applicazione di regole ortografiche (es. doppie, accenti)

  • oppure una strategia di scrittura non automatizzata

Per questo motivo, è fondamentale analizzare il tipo di errore (fonologico, fonologico-lessicale, morfologico) e costruire un percorso mirato.

Strategie operative per il potenziamento

Un intervento efficace si basa su attività pratiche che stimolino, rinforzino e automatizzino i meccanismi sottostanti la scrittura. Alcuni esempi:

  • Esercizi di dettato controllato: dove l’attenzione è focalizzata su uno specifico target (es. uso delle doppie o dell’H).

  • Attività metalinguistiche: per aumentare la consapevolezza delle regole ortografiche (es. analisi di errori, riflessione grammaticale).

  • Schede progressive per allenare la memoria ortografica visiva, la segmentazione sillabica e l’integrazione fonologica.

  • Uso guidato della tastiera e di strumenti digitali per favorire una scrittura più fluida e accessibile.

L’intervento deve essere flessibile, con un equilibrio tra ripetizione (per automatizzare) e variabilità (per generalizzare).

Il ruolo del contesto e della motivazione

Un aspetto spesso sottovalutato è la motivazione del bambino. Quando la scrittura diventa fonte di frustrazione, è necessario aumentare il senso di autoefficacia e rendere le attività più accessibili e coinvolgenti.

Usare strumenti visivi, gioco e feedback immediato positivo può cambiare completamente l’atteggiamento verso l’apprendimento.

Inoltre, il coinvolgimento della scuola e della famiglia aiuta a rinforzare le strategie proposte in terapia, creando un ambiente più favorevole alla generalizzazione dei risultati.

Quando serve una guida strutturata

Lavorare con bambini con disortografia richiede tempo, pazienza e strumenti adeguati. In questo senso, può essere utile avere un riferimento pratico che organizzi i passaggi, suggerisca schede, offra modelli e video.

Per chi desidera approfondire questi aspetti da un punto di vista operativo, è disponibile il corso asincrono “Disortografia: il potenziamento della scrittura – Strumenti pratici”, pensato proprio per logopedisti, insegnanti e altri professionisti dell’età evolutiva.

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