Errori grammaticali e difficoltà linguistiche: quando preoccuparsi?
Errori grammaticali: parte dello sviluppo
Durante l’acquisizione del linguaggio, i bambini attraversano fasi in cui:
Omettono articoli o preposizioni (“mamma pappa” invece di la mamma mangia la pappa).
Usano flessioni verbali errate (“io andato” invece di “sono andato”).
Costruiscono frasi con ordine instabile (“macchina guidare papà”).
Tutti questi errori sono normali e transitori, se inseriti nel giusto contesto evolutivo.
Le tappe: cosa aspettarsi e quando
Età | Competenze attese | Errori ancora tollerabili |
---|---|---|
2 anni | Prime combinazioni di 2 parole | Mancanza di articoli, verbi generici |
3 anni | Frasi SVO, uso di articoli e pronomi | Errori di concordanza, omissioni |
4 anni | Frasi più complesse, uso di connettivi | Flessioni verbali non sempre corrette |
5 anni | Stabilizzazione della morfologia | Qualche errore in forme più complesse |
6 anni | Uso di subordinate, tempi verbali vari | Errori rari, ma non sistematici |
Oltre i 5 anni, la maggior parte delle strutture grammaticali fondamentali dovrebbe essere stabilizzata.
Quando preoccuparsi: segnali di difficoltà morfosintattica
Difficoltà linguistiche o semplici differenze individuali?
Ogni bambino ha i propri tempi, ma la lentezza da sola non è un disturbo. È importante osservare:
La qualità degli errori: sono casuali o ripetitivi?
La comprensione: il bambino capisce frasi complesse?
L’evoluzione nel tempo: ci sono miglioramenti o stagnazione?
L’impatto sulla comunicazione: il bambino riesce a farsi capire?
Quando le difficoltà interferiscono con la comunicazione, la relazione o l’apprendimento, è indicata una valutazione logopedica.
Difficoltà linguistiche o semplici differenze individuali?
Strumenti utili per la valutazione
Quando emergono segnali d’allarme, è possibile utilizzare strumenti specifici per approfondire:
Prove di ripetizione di frasi
Completamento di frasi e trasformazioni grammaticali
Giudizi di correttezza (es. “Questa frase è giusta?”)
Analisi del linguaggio spontaneo: quanto è complesso? Quanto è corretto?
Test come TROG-2, TCGB, BVL e GALS permettono di misurare in modo affidabile la competenza morfosintattica.
Conclusioni
Non tutti gli errori grammaticali indicano un disturbo. Ma quando gli errori persistono oltre l’età prevista, sono frequenti e sistematici, o impediscono una comunicazione efficace, è importante intervenire.
Osservare, valutare e – se necessario – attivare un percorso logopedico mirato permette di accompagnare il bambino verso un uso più corretto e sicuro della lingua.