Spesso i test per la valutazione dell’afasia non presentano una parte esplicitamente dedicata alla fonologia, ma permettono di inferire le abilità fonologiche residue del paziente e un’eventuale compromissione del sistema fonologico attraverso le altre prove (racconto spontaneo, denominazione, decisione lessicale, ecc.). In particolare, nel BADA (Miceli e altri, 1994), sono presenti prove di discriminazione di non parole volte a valutare l’entità del disturbo fonologico non lessicale.