Test per la valutazione della morfosintassi nei bambini con disturbi del linguaggio
Perché servono strumenti diversi?
La morfosintassi coinvolge più aspetti: produzione, comprensione, uso spontaneo e consapevolezza delle regole grammaticali.
Un test isolato non è mai sufficiente: è necessario costruire una valutazione multidimensionale, che consideri:
Il linguaggio spontaneo in contesti ecologici
Le abilità linguistiche sollecitate in modo strutturato
La capacità di manipolare e riflettere sulle strutture grammaticali
1. Analisi del linguaggio spontaneo
GALS (Griglia di Analisi del Linguaggio Spontaneo)
Permette di osservare la produzione linguistica naturale del bambino.
Analizza:
Presenza di articoli, preposizioni, pronomi
Flessione verbale e nominale
Complessità sintattica (coordinazione, subordinazione)
Coerenza e coesione del discorso
👉 È utile per stimare la fase evolutiva del bambino (es. linguaggio telegrafico, frasi ben formate, frasi connesse…).
2. Test di comprensione morfosintattica
TROG-2 (Test for Reception of Grammar)
Valuta la comprensione di strutture grammaticali complesse.
Include frasi negative, passive, relative, locative, ecc.
Adatto dai 4 ai 13 anni.
👉 Utile per identificare se la difficoltà riguarda la decodifica grammaticale, anche quando la produzione è discreta.
TCGB-2
- Prove italiane per la comprensione di frasi di varia complessità.
- Analizza frasi attive, passive, locative, negative, relative.
- Fornisce profili dettagliati per costruire il trattamento.
Prova di comprensione Rustioni
Rapida e semplice, suddivisa per fasce d’età (3–8 anni).
Ottima per uno screening iniziale.
Utile anche in terapia per monitorare i progressi.
3. Prove di produzione strutturate
🔹 Prova di completamento frase (BVL)
Il bambino deve completare frasi partendo da un modello:
“La mamma cucina. Le mamme… → cucinano.”
“Marco ha aperto la porta. Anche Giovanni…”
Valuta:
Manipolazione morfologica e sintattica
Uso corretto di tempi, pronomi, forme attive/passive
👉 È una prova molto sensibile, utile per scoprire fragilità non evidenti nella produzione spontanea.
🔹 Giudizio di grammaticalità
Il bambino ascolta frasi e deve dire se sono corrette o sbagliate.
Esempio:
“Il bambino hanno giocato” → corretto o sbagliato?
👉 Utile per testare la consapevolezza linguistica e l’interiorizzazione delle regole.
4. Prove di ripetizione frasi
La ripetizione è una finestra sulla competenza grammaticale implicita. Se il bambino possiede una struttura, è in grado di ripeterla; se non la possiede, la semplifica o la modifica.
🔹 Prova di ripetizione Caselli – Devescovi (2001)
Con frasi supportate da immagini.
Adatta per bambini anche piccoli.
Analizza errori, omissioni, flessione verbale.
🔹 BVL – Ripetizione di frasi
Include frasi sempre più complesse.
Si valuta la correttezza e la struttura ripetuta.
Particolarmente utile nei bambini dai 4 anni in su.
🔹 Prova Vender (2008)
- 20 frasi con struttura crescente.
- Usata anche in contesto scolastico.
5. Prove di narrazione
🔹 BVL – Racconto di una storia
Il bambino deve raccontare una storia vista in immagini.
Valuta:
Struttura narrativa
Uso dei connettivi
Coerenza e coesione testuale
Ricchezza lessicale e varietà morfosintattica
👉 Molto utile per bambini più grandi, anche in fase di monitoraggio del trattamento.
Come scegliere lo strumento giusto?
Età del bambino | Strumento consigliato |
---|---|
2–3 anni | Cover, GALS, TCGB, linguaggio spontaneo |
4–6 anni | TCCP-2, BVL, Caselli, Rustioni |
7+ anni | TROG-2, Vender, narrazione, giudizio grammaticale |
Conclusioni
Valutare le difficoltà morfosintattiche non significa solo “fare un test”: significa costruire un profilo linguistico ricco, sfaccettato, utile per impostare obiettivi chiari e raggiungibili.
Combinare strumenti diversi, osservare il bambino in contesti vari e saper interpretare il significato clinico degli errori è la chiave per una presa in carico davvero personalizzata.