
La balbuzie ha radici nel cervello, non nella timidezza
La balbuzie non è un semplice effetto della timidezza: recenti ricerche mostrano che ha basi neurobiologiche legate ai circuiti cerebrali del linguaggio e alla regolazione della dopamina.
La balbuzie non è un semplice effetto della timidezza: recenti ricerche mostrano che ha basi neurobiologiche legate ai circuiti cerebrali del linguaggio e alla regolazione della dopamina.
La neuroplasticità è il motore della riabilitazione cognitiva: come il cervello si adatta e crea nuove connessioni per recuperare le funzioni compromesse.
Questo articolo analizza i modelli diretti, naturali e ibridi nell’intervento logopedico, spiegando vantaggi, limiti e criteri per selezionare il tipo di approccio più efficace in base alle caratteristiche del bambino e agli obiettivi terapeutici. Vengono presentati esempi pratici e linee guida per personalizzare la terapia.
Imparare a leggere non è un processo immediato: richiede tempo, esercizio e l’acquisizione di abilità specifiche. I bambini attraversano diverse fasi evolutive, che permettono loro di sviluppare la capacità di decodificare le parole e comprenderne il significato.
Conoscere queste fasi aiuta genitori e insegnanti a individuare eventuali difficoltà e a intervenire precocemente.
La dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento che influisce sulla lettura, rendendola più lenta e difficoltosa. Come si manifesta nei bambini? Quali sono i segnali da non sottovalutare? Scopri le caratteristiche principali della dislessia e come riconoscerla fin dai primi anni di scuola.
Tutti i bambini commettono errori grammaticali durante l’apprendimento del linguaggio. Fa parte dello sviluppo. Ma quando questi errori smettono di essere “normali” e diventano un segnale di difficoltà che richiede attenzione clinica?
Il Semantic Subset Principle è davvero necessario per spiegare l’acquisizione del linguaggio? Un’analisi critica suggerisce che la conoscenza del significato e delle regole sintattiche basta ai bambini per comprendere correttamente le frasi, senza bisogno di ulteriori vincoli.
Il Consenso CATALISE-2 internazionale, guidato da Dorothy Bishop, ridefinisce il Disturbo evolutivo del linguaggio (DLD) sostituendo i vecchi criteri SLI (Disturbo Specifico di Linguaggio). Fondato sul metodo Delphi, il documento promuove una diagnosi basata sull’impatto funzionale (scolastico, sociale) anziché su gap cognitivi, riconoscendo la coesistenza con ADHD o basso QI. Linee guida essenziali per logopedisti e neuropsicologi che cercano approcci evidence-based e personalizzati.
Abbiamo notato che hai iniziato la visita da questo Paese: Svizzera. Riportiamo i prezzi in Franchi Svizzeri per tua comodità. Usa invece questa valuta: Euro. Ignora